Come Creare Rapport Copy
Sappiamo che si comunica sempre e comunque; abbiamo visto che è possibile migliorare la qualità delle interazioni prestando attenzione all’utilizzo delle parole e della gestualità; cominciamo a intuire l’importanza della costruzione di un buon rapport nei confronti con le altre persone.
In realtà è piuttosto semplice comprendere cosa funziona e cosa non funziona tanto che, a volte, ci riesce naturale e spontaneo creare Rapport. Basta pensare a cosa ci dà fastidio e a cosa invece ci fa piacere; per esempio, non suonano familiari situazioni dove la persona con cui ti stai confrontando non ti lascia mai parlare? O è distratta da telefonate o sms durante la conversazione? Ci sono persone che cercano d’importi il loro pensiero, oppure che tendono a giudicarti, a manipolarti; altre che si lamentano di tutto, o che ti interrompono mentre parli, e cosí via.
Pensa invece alle persone con cui ti piace parlare. Probabilmente hanno una mentalità aperta, sono disposte a mettere in discussione il loro punto di vista, dimostrano rispetto per gli altri, sono capaci di ascoltare e sono caratterizzate da un calore umano spontaneo, da empatia, coerenza e positività.
Tutte queste cose vengono trasmesse dal tono della voce, dalle espressioni facciali e dal linguaggo del corpo; solo una parte del messaggio viene affidata alle parole che vengono usate.
L’utilizzo delle tecniche suggerite dalla PNL ha però un problema di fondo: l’Autenticità.
Vendere, convincere, risolvere dispute, confrontarsi, sono tutte situazioni per cui sono stati sviluppati infiniti corsi e scritti innumerevoli libri, ma la verità è che diventa facile perdere il senso della propria individualità quando si iniziano a utilizzare nuove tecniche cercando di creare rapport.
È tutto vero quello che viene spiegato di questo argomento, come di sicura efficacia sono le tecniche descritte, ma è altrettanto vero che se non si adattano alla propria personalità, il risultato apparirà falso e costruito. Il consiglio più importante, è quello di concentrarsi sul dialogo che si sta portando avanti, di vivere il momento rimanendone coinvolti, di aprire la mente al punto di vista altrui raccogliendo tutti gli elementi possibili per avere un quadro chiaro della situazione. Solo nella fase successiva, quando saremo padroni dell’atteggiamento giusto, quando saremo in grado di valutare il linguaggio del corpo altrui e di gestire il nostro, potremo iniziare a provare alcune delle tecniche che avremo studiato.
Scopriremo che trattenerci dall’interrompere e saper ascoltare non sarà una cosa proprio spontanea, e che il rispecchiamento e il ricalco non sono in realtà cosí semplici da utilizzare senza apparire strani o falsi. Occorre studiare e fare pratica poco alla volta, perché l’obiettivo è quello di andare a modificare, fino a farla diventare naturale, un’impostazione di dialogo limitante che è profondamente radicata in ognuno di noi. Il risultato sarà raggiunto quando saremo in grado di ottenere il meglio dalle interazioni, non quando saremo in grado di convincere chiunque che abbiamo sempre ragione.
La costruzione di un buon rapport, quindi, passa attraverso le regole della buona educazione, dell’autenticità, del coinvolgimento e dall’utilizzo di tecniche che portino ad abbassare le barriere comunicative naturalmente presenti.