Un Porto di 1^ Classe
Un porto di 1^ classe.
I porti sono il punto di partenza di un sistema che produce ricchezza. Se organizzati bene, si possono paragonare a cuori pulsanti che ricevono merce per distribuirla dove necessita. All’interno di questa industria si incastrano gli ingranaggi di numerose realtà lavorative che, coinvolgendo migliaia di persone, alimentano il motore propulsivo di un’economia sana. “Chi bene incomincia è a metà dell’opera”, “bisogna partire dalle fondamenta”, “è l’anello più debole che stabilisce il limite della catena”… Sono tante le frasi di uso comune che indicano l’importanza di “partire con il piede giusto”, spalmando gli sforzi e gli investimenti per non trovarsi una rete eccellente ridotta alla mediocrità a causa di un solo punto debole. “A ognuno il suo” è un altra frase popolare che definisce bene l’importanza della specializzazione a fronte dell’inutile, e spesso pericoloso, apporto forzato dei “tuttologi”. Un’azienda che funziona è divisa in settori specifici, ognuno dei quali si occupa di qualcosa. Più capillare è la struttura, migliore è il prodotto finale; e ogni comparto deve avere la sua attenzione, il suo spazio, risorse disponibili per il miglioramento ed essere supportato dalla giusta competenza.
Ho la fortuna di lavorare in uno dei porti più rilevanti del Mediterraneo e intendo parlare di organizzazione, efficacia e sicurezza; evidenziare i punti forti e quelli deboli, per poi discutere eventuali soluzioni. La condivisione dei problemi affrontati – e spesso risolti – costituisce un bagaglio di esperienza utile a tutti coloro che, nelle ramificazioni delle varie competenze, gravitano all’interno e all’esterno del sistema portuale.
Si parlerà di navi, sviscerando la parola per entrare nella realtà degli equipaggi, delle complicazioni che influenzano la manovra, del gigantismo e delle nuove tecnologie, di inquinamento, di sicurezza e di prevenzione; si parlerà di piloti, ormeggiatori, rimorchiatori, ma anche di bitte, cavi, parabordi, shore-tensions, illuminazione, telecamere, anemometri, correntometri, ecc. (clicca qui); si parlerà di come migliorare la qualità di un sistema per arrivare a una maggiore efficienza, alzare il livello della sicurezza in tutti i suoi aspetti e di come legare il tutto a soluzioni che rispettino l’ambiente.
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